Tassa unica sulla casa: nuova IMU 2019 con aliquota massima al 10,6 per mille, è la novità presentata dalla Lega, prevista dalla proposta di legge depositata alla Camera il 7 dicembre 2018 ed incadinata in commissione Finanze alla Camera, con l’obiettivo di ridurre e semplificare più di 200 mila aliquote dei tributi locali sulla casa, spesso oggetto di modifica.

Prevista dai 13 articoli del “Testo unico dell’Imu” presenti nell’emendamento Lega, la nuova IMU 2019, prevede quindi l’unificazione delle tasse sulla casa, ma anche di seconde case, negozi, garage etc, in modo da semplificare il pagamento dell’imposta sul mattone.

Attualmente la tassa unica sulla casa è solo una proposta di legge fatta dalla maggioranza, che deve essere votata in Parlamento ed inserita successivamente in via definitiva, all’interno del testo della legge di Bilancio 2020.

Nuova IMU 2019

La nuova IMU è l’unificazione dell’attuale IMU e TASI, in una tassa unica sulla casa.

Inoltre questo emendamento oltre a semplificare le imposte sulla casa, porterà l’aliquota massima al 10,6 per mille.

Non ci saranno variazioni sull’esenzione della prima casa se non di lusso.

Il calcolo della rendita catastale sarà rivalutata del 5% e il coefficiente, o moltiplicatore da applicare in base alla tipologia catastale, o il metodo di calcolo sull’aliquota, sarà fissato dal Comune.

Come funziona

In base all’emendamento presentato dal leghista Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, la Nuova IMU prevederà:

  • Un nuovo meccanismo che unisce le due tasse sulla casa (IMU e TASI) in modo da evitare che il tributo dovuto dal contribuente, sia la semplice somma tra le due imposte fissate da ciascun Comune. Questa novità consentirà ai Comuni di predisporre bollettini precompilati, come già avviene con la tassa sui rifiuti, la TARI;
  • Il mantenimento, per le prime case di lusso, dell’attuale aliquota base allo 0,4 per mille e con la possibilità per il Comune di aumentarla di un ulteriore 0,2 per mille fino ad un massimo dello 0,6 per mille;
  • La decisione, da parte dei Comuni, di aumentare l’aliquota fino all’11,4 per mille. Prima era previsto il blocco al 10,6 per mille, al quale si poteva aggiungere una maggiorazione dello 0,8 per mille, solo in alcuni casi specifici;
  • Il riconoscimento del diritto a portare l’IMU all’11,4 per mille;
  • Una regola fissa per gli affitti a canone concordato, che prevede la riduzione del 75% rispetto all’aliquota stabilita dal Comune;
  • L’esenzione IMU per i fabbricati costruiti e destinati, dall’impresa costruttrice alla vendita, a condizione che non siano locati.

 

È importante sottolineare che in base alla proposta di legge della Lega, l’aliquota massima, tra IMU e TASI, sarà fino 10,6 per mille e può essere differenziata per i seguenti tipi di immobili:

  • Ad uso residenziale, diversi dall’abitazione principale;
  • A disposizione, non locati da almeno due anni;
  • Locati a titolo di abitazione principale;
  • Concessi in comodato d’uso a parenti in linea diretta o affini;
  • Industriali;
  • Appartenenti al gruppo catastale B, D, C3;
  • Ad uso commerciale e/o con particolari caratteristiche tipiche dei centri storici, da determinarsi nel regolamento del tributo.

Scadenze e pagamento Nuova IMU

La scadenza della nuova IMU, in base all’emendamento, non subirà variazioni.

I termini sono:

  • Acconto tassa unica sulla casa: scadenza 16 giugno;
  • Saldo nuova IMU: scadenza del 16 dicembre.

Il pagamento, come già detto, potrà essere predisposto dai comuni con un bollettino precompilato e non più con un Bollettino da compilare.

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